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Il pasticciotto leccese 2.0 e le mie…benedizioni alla Apple!

28 Settembre 2015 by lamammacuocò 13 Comments

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Alla fine ce l’ho fatta, sono riuscita a scrivere questo post! So cosa state pensando, che non l’avevo ancora scritto per problemi di lavoro, famiglia, figli…no, non è propriamente così; partiamo col dire che ho dovuto fare due volte la ricetta, rifare le foto e riscrivere tutto! Perchè? Scartata l’ipotesi di un inizio di senilità incipiente e di un masochismo esasperato, la spiegazione é una e semplice, tutta colpa di Apple che, dopo un aggiornamento fatto all’ipad, non mi ha fatto più accedere a nulla! Portato al centro assistenza, hanno dovuto resettarlo con conseguenziale perdita di tutti i dati che non erano stati salvati, in primis tutte le foto tra cui quelle del post e quelle della vacanza in Salento; quindi va da sé che questo non potrà più essere il post che volevo, quello del tour della Puglia con foto di mare e tramonti che mi sono rimasti nel cuore, ma un post su una specialità di cui ho fatto incetta per circa 2 settimane : il pasticciotto; un cofanetto di frolla friabile che racchiude la crema pasticcera; un dolce che a dire il vero non mi è sconosciuto perché esiste una variante con l’amarena che si può trovare a Napoli e provincia; mantiene addirittura lo stesso nome, pasticciotto, ed è fatto con gli stessi ingredienti, ma come ho già detto, certi dolci tipici variano da regione a regione sostituendo o aggiungendo qualche ingrediente, più tipico di una zona piuttosto che un’altra; lo stesso pasticciotto si trova in tutta la Puglia,  ma noi parliamo nello specifico di quello leccese, creato dal pasticciere Nicola Ascalone, che durante le celebrazioni del santo patrono a Galatina, pensò di mettere insieme resti di pastafrolla e crema pasticcera e dar vita così al “pasticciotto” che battezzato all’inizio col nome di l’ascalone, divenne, dopo la fama che ne seguì,  il pasticciotto leccese, dolce indiscusso della città e vanto di tutto il Salento. La ricetta del pasticciotto che  ora vi do è che quella, a mio avviso, quanto di più simile a quello che ho mangiato, perchè come vi dicevo ho giocato in casa, dal momento che sono ingredienti che uso ed assemblo abitualmente, ciò non toglie che mangiarne uno a Lecce, ancora caldo, è tutt’altra storia…

 

 Ingredienti per 10 pasticciotti grandi

10 formine lisce ovali in alluminio per pasticciotti ( io avevo solo quelle ondulate)

Pastafrolla

Crema pasticcera

Amarene ( facoltative )

Ingredienti per la frolla

1/2 kg di farina 00

250 gr di sugna

250 gr di zucchero

2 uova intere + 3 tuorli ( + un tuorlo per lucidare i pasticciotti )

Un pizzico di sale

I semi di mezza bacca di vaniglia

La buccia di un limone grattugiata ( non trattato! )

1/2 cucchiaino di ammoniaca per dolci

Ingredienti  per la crema

Qui abbiamo due opzioni:

Fare la crema di montersino ricetta qui oppure quella con solo un uovo, molto più leggera ma comunque buonissima. Io ho fatto quella con un solo uovo per alleggerire il tutto;

Per la crema con un solo uovo occorrono

1/2 l di latte

100 gr di farina

100 gr di zucchero

1 uovo intero

Mezza bacca di vaniglia

La scorza di un limone non trattato

1 pizzico di sale

Procedimento crema

O al microonde come per la crema di Montersino ( vedere il link sopra), o con il  bimby mettendo tutti gli ingredienti insieme e cuocendo per 8 minuti a 100º velocità 4; sul fornello in un pentolino mescolando l’uovo, lo zucchero ed un pò di latte e poi il resto degli ingredienti alternando farina e latte; cuocere fino a che si addensa senza portare a bollore. Far raffreddare.

Procedimento pasta frolla

In una planetaria o a mano, mescolare la sugna con lo zucchero; aggiungere i semi di vaniglia e la scorza di limone finemente grattugiata; unire le uova e amalgamare il tutto ( senza montare, deve solo essere ben amalgamato ); aggiungere la farina e l’ammoniaca sciolta in un cucchiaio di latte; prendiamo la palla formata e mettiamo a riposare in frigo per almeno un’ora ( si può tranquillamente fare il giorno prima)

Assemblaggio pasticciotto

Stendere la frolla a mezzo cm di spessore e con la formina come campione, ritagliare degli ovali che metteremo delicatamente negli stampini unti con la sugna o imburrati; Mettere in ogni stampino ricoperto di frolla, due cucchiai di crema ( e 2 amarene se si vuole anche l’altra versione ).

Ricoprire con un altro ovale di frolla e premere bene sui bordi con le dita per dare al pasticciotto la classica forma a cupoletta

proseguire fino a terminare gli ingredienti; riporre in frigo per 1 ora o 10 min in freezer ( eviterá che la crema bolla spaccando la frolla fuoriuscendo ); accendere il forno in modalità ventilata a 180º o 200º statico ed infornare a media altezza per 20/25 min ( devono essere ben dorati ); mangiati tiepidi danno il loro massimo ma anche freddi hanno tanto da dire!

~Dritta

Esiste anche una versione crostata di questo dolce; come per la crostata crema e amarena napoletana, basterà fare due dischi di frolla e riempirli con la crema; cuocere in questo caso per 35/40 min.

 

 

 

 

 

 

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Filed Under: crostate, Dolci Tagged With: Dolci e Desserts

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Comments

  1. Veronica says

    28 Settembre 2015 at 15:54

    Super! Come sempre! Che voglia di addentarli!!!!

    Rispondi
    • lamammacuoco says

      28 Settembre 2015 at 16:01

      Grazie Veronica :)) puoi provare a farli! Non sono difficili e poi con le foto tutorial è più semplice 😉

      Rispondi
    • Veronica says

      28 Settembre 2015 at 16:12

      Sì infatti sono utilissime! Ci faccio un pensierino ^_^

      Rispondi
  2. Federica 97 says

    28 Settembre 2015 at 19:11

    Io lo dico sempre… la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo! 🙂 E immagino il grande "sforzo" che tu abbia dovuto fare…mangiandone una seconda volta!! 😉 🙂
    xoxo

    Rispondi
    • lamammacuoco says

      28 Settembre 2015 at 19:22

      La vita è un continuo sacrificio!!!! 😉

      Rispondi
  3. francesca says

    21 Ottobre 2015 at 16:28

    il vestitino nuovo è bello assai. Il pasticciato leccese, se ho capito bene, si fa più o meno con la stessa frolla della pastiera o giù di lì e ho avuto il piacere di mangiarlo caldo proprio recentemente e proprio a Lecce. Fanne due pure per Montecatini 🙂

    Rispondi
    • lamammacuocò says

      21 Ottobre 2015 at 16:50

      Si Francesca, stesso impasto di pastiera e frolla, grazie per i complimenti al vestitino 😉
      Devi vedere quanti ne ho mangiati io tutta l’estate in Puglia! Sono contro l’esportazione illecita di cibo…hai visto mai i toscani si dovessero offendere? :))

      Rispondi
  4. vaty says

    21 Ottobre 2015 at 16:29

    eccoti!!! ma che meravglia questa nuova casetta!! e il pasticciotto! oddio lìho mangiato in salento.. che bontà!! e tu qui che ci propini la ricetta.. che meraviglia ELi <3

    Rispondi
    • lamammacuocò says

      21 Ottobre 2015 at 16:40

      Grazie Vaty! Sono emozionantissima! Proprio bella la mia nuova casetta, si!:)

      Rispondi
  5. lisa says

    23 Ottobre 2015 at 10:01

    Adoro la nuova casetta, bella come te!!
    Il pasticciotto mi intriga proverò a farlo!!!
    Un abbraccio

    Rispondi
    • lamammacuocò says

      27 Ottobre 2015 at 16:02

      grazie Lisa, un abbraccio a te cara amica!

      Rispondi
  6. Claudia says

    9 Novembre 2015 at 12:42

    Il pasticciotto leccese, Cioè come resistergli? Non si può proprio!!
    Che belle foto poi! :*

    Rispondi
    • lamammacuocò says

      10 Novembre 2015 at 9:24

      Grazie Claudia! Non lo dire a me, ne ho fatto incetta in Puglia! Mangiato tipo cura farmacologica almeno una volta al giorno ? Grazie per le foto, non sai quanto l’apprezzi visto che sono alle prime armi ? Buona giornata

      Rispondi

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Io sono Elisa, adoro tutto quello che può essere definita arte, che altro non è che l'espressione dell'interiorità di ogni essere umano, il suo raccontarsi agli altri.
Io lo faccio attraverso la cucina, il cibo, di cui amo consistenza, colori e forme. Mi piace trasformarlo, esaltarlo e offrirlo a chi amo.
Questo blog l'ha creato per me la streghetta di casa, nell'ottobre del 2014, perché potessi condividere con gli altri questa mia passione.

Perchè proprio la mamma cuocò?
E' scritto nel mio primo post.

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